La meditazione potrebbe essere antica quanto l’umanità stessa, nessuno sa con assoluta certezza quando la meditazione ebbe origine ufficialmente, ci sono molteplici riferimenti in diverse culture e religioni che sembrano tutti aver contribuito a formare la pratica che oggi conosciamo.
Specialmente all’inizio sarebbe più corretto parlare di “CONCENTRAZIONE” piuttosto che effettivamente di “assenza di pensieri”.
In alcuni dei più antichi documenti risalenti al 1500 a.C. in India, la pratica di Dhyāna è indicata come “allenamento della mente”, spesso tradotto come “meditazione”.
Ma anche il più recente Edgar Tolle nel “Potere di Adesso” suggerisce come allenarsi alla presenza.
Allenarsi come?
Allenarsi a restare col corpo e con tutti i sensi nel preciso momento che stai vivendo, ora.
Dimorare con la mente nell’attenzione del corpo, del respiro, del caldo o freddo, nel pensante o leggero, asciutto o bagnato, negli odori, nei colori, nei suoni…in tutto quello che accade in te e fuori da te, ora, anche se non sei seduta a gambe incrociate.
Allenarsi a non giudicare nulla di tutto ciò che accade, non giudicare i tuoi pensieri, osservare con attenzione e basta.
Questo è quello che possiamo iniziare a fare, la “semplice” attenzione, che semplice non è da subito e non lo sarà sempre…ma con la pratica si sa, finisce che si impara, e gli spazi tra un pensiero e l’altro si faranno sempre più ampi, e la tua concentrazione aumenterà , e la tua vita…migliorerà!
Puoi iniziare da oggi dedicandoti 10 minuti di presenza a te stessa e alla vita di cui fai parte con questo audio guidato https://youtu.be/AbH-XW_EaQ8
Se l’articolo ti è piaciuto condividilo con i tuoi amici e lascia un commento, sarò felice di risponderti.
Col sorriso
Paola